Il rosmarino di Livergnano

Petronio Magnani
Petronio Magnani

RIsale alla seconda metà dell’ottocento l’impianto di colture della celebre pianta aromatica nel medio versante della valle del Savena.

Fino a non molto tempo fa Livergnano produceva il miglior rosmarino della provincia, fino a quando fu sostituito da quello più economico proveniente dalla Turchia.
Fa la sua comparsa nella seconda metà dell’ottocento in località Castello, ad opera di Petronio Magnani, giovane intraprendente locale. Di ritorno da una esperienza oltreoceano in cui acquisisce una mentalità moderna rispetto alla rigida tradizione appenninica, Petronio Magnani inizia prima a piantare i cedri e poi, non potendo sostituire le coltivazioni di grano nei terreni coltivati, rivolge la sua attenzione sulle improduttive rocce d’arenaria. Pianta così i primi filari di rosmarino che ancora vivono e prosperano tre le sabbie dell’arenaria sgretolata. Il successo della coltivazione del rosmarino a Castello, spinge altri coltivatori di Livergnano a percorrere la stessa strada di Petronio Magnani. L’ambiente è tanto ideale che il rosmarino, componente della macchia mediterranea, si diffonde senza l’intervento dell’uomo, fatto del tutto eccezionale alle nostre latitudini. La parola rosmarino significa (Zingarelli) “rugiada di mare” ed infatti lo si trova lungo le coste italiane più calde. Liguria e Abruzzo sono le regioni più settentrionali dove la pianta cresce spontanea.
Ma le roccie di arenaria sono quello che resta di un antico mare, che ha creato porzioni di roccia del tutto simili alle nostre coste. Inoltre il Contrafforte Pliocenico garantisce la copertura dai venti freddi favorendo la formazione di un microclima caldo. Anche il grano di Sadurano viene spesso mietuto in contemporanea alla pianura e ben noto agli agricoltori esperti per le sue produzioni precoci. Grazie a queste particolarità, il rosmarino ha potuto resistere al gelido inverno del 1959 e del 1984-1985 quando i termometri scesero fino a meno venti gradi. Il rosmarino di Livergnano, pur riconoscendo da tutti gli addetti del settore la sua eccelsa qualità, oggi non viene più coltivato, ma la pianta, trovando uno spendido habitat, occupa interi fianchi di montagna profumando l’aria di Livergnano del suo prelibato aroma.

Fonte: Gianluca Boninsegni

PROPRIETÀ DEL ROSMARINO

 

Oltre l'uso in cucina, di cui tutti conoscono il sapore e l'aroma inconfondibile, il rosmarino è una pianta ricca di olio essenziale, è stimolante, tonico, stomachico, antispasmodico, eupeptico. È usato per agevolare la digestione, per spasmi ventrali, vertigini, inappetenza, esaurimento psicofisico, nei risciaqui per il mal di denti contro dolori reumatici e mal di testa. Avvertenze Controindicato alle donne in gravidanza. Rispettare scrupolosamente le dosi indicate e non somministrarlo per periodi troppo lunghi. L'olio essenziale di rosmarino deve essere usato solo dietro prescrizione medica, perchè in forti quantità può causare intossicazione.

 

 Bagno di rosmarino
25g di foglie di rosmarino, 25g di salvia, 1l d’acqua. Fate bollire la foglie del rosmarino e della salvia per 5 minuti nel litro d’acqua. Lasciate poi riposare in infusione per circa 20 minuti e poi filtrate. Aggiungete questo decotto all’acqua del bagno e quindi immergetevi per circa 20 minuti: è un buon rimedio contro astenia.


Decotto di rosmarino
4 cucchiai di rosmarino, 1l d’acqua. Fate bollire i 4 cucchiai di rosmarino e della salvia per 5 minuti nel litro d’acqua. Poi filtrate. Bevetene una tazza al mattino a stomaco vuoto in caso di disturbi di fegato.

Infuso contro l’emicrania
10g di rosmarino (infiorescenze con brattee), 2,5 dl d’acqua. Mettete in infusione il rosmarino per 10 minuti nell’acqua bollente, quindi filtratela spremendo bene. Potrete consumarne due tazze al giorno, con l’aggiunta di zucchero e succo di limone, approfitandone per concedervi una pausa rilassante. Questa tisana è consigliata contro le emicranie di origine nervosa.

 

Liquore al rosmarino
7cl di alcol a 95°, 20g di foglie di  rosmarino, 10g di scorza di limone, 1l di vino bianco. Fate macerare in un recipiente l’alcol, il rosmarino e la scorza di limone per 6 giorni agitando una volta al giorno. Quindi filtrate, aggiumgete il litro di vino bianco e lasciate riposare per altri 2 giorni. Il liquore di rosmarino è un ottimo eupeptico, ma possieded anche proprietà toniche, stimolanti e diuretiche. Provate questo rimedio per una cura disintossicante assumendolo per 7 giorni 2 volte l’anno: in primavera e in autunno.