John Richardson Cordeiro e Silva.

John Richardson Cordeiro e Silva
John Richardson Cordeiro e Silva

 

LE TESTIMONIANZE DEL FATTO STORICO.

 

Le testimonianze che seguono, pur nella loro essenzialità,

contribuiscono a mettere in luce un evento poco conosciuto

alla maggior parte dei cittadini pianoresi, arricchendone le

conoscenze storiche sugli eventi della seconda guerra mondiale

che hanno avuto come scenario il territorio del Comune di Pianoro.

Umberto Magnani

 

Livergnano, 6 novembre 1944

Dal diario di Don Giovanni Sfondrini (Parroco di Livergnano).

"Oggi alle ore 12.45 un aereo brasiliano è precipitato in fiamme presso la località "Casoni" di Livergnano. Dal rifugio abbiamo osservato all'impressionante rogo."

 

Livergnano, 6 giugno 1994

Remo Arbati (abitante di Livergnano)

"L'ho visto certo! e non solo, l'ho anche smontato! Adesso ti porto un sacchetto di rottami" (in quel periodo, i cuscinetti erano ricercatissimi: i giovani li usavano per costruire carrioli).

- Dieci minuti dopo - "Ecco questi sono presi da quell'aereo. All'inizio di novembre stava ritornando una squadriglia di bombardierei, quel caccia li stava scortando".

 

In quel periodo i caccia brasiliani operavano con il 350th Fighter Regiment, solo pochi giorni dopo, l'11 novembre 1944, diventeranno un gruppo autonomo (n.d.a.).

 

Washington D.C. 10 settembre 2011

Bertram N. Sheef91 Div. 2Bn, R Hq

"Si accidenti!! ci cadde quasi adosso!! Io ero a New Orleans (nome in codice dato alla casa della Pedrosa, in Livergnano, cinquecento metri a est dal punto dell'incidente) e vidi arrivare alcuni uomini - che io non conoscevo, essendo di altri reggimenti - feriti dai rottami dell'aereo".

 

Livergnano, 4 giugno 2002

Giuseppe Piana (sfollato a Livergnano) 

"In paese erano da pochi giorni arrivati gli americani, quello era un primo pomeriggio di una uggiosa giornanta di novembre, quando un cupo rumore di aerei attrasse la mia attenzione.

Io allora ero un bambino curioso ed incurante del pericolo; eludendo la sorveglianza dei genitori, uscii dal rifugio (rifugio di via dei Gruppi a cento metri dall'inizio di questa stessa via).

In cielo, sulla direttrice Vado/Monte Adone, sfilando verso nord una squadriglia di fortezze volanti circondate da alcuni caccia.

Dopo un pò di tempo, ecco il passaggio della stessa formazione verso sud. A questo punto vidi spuntare a bassa quota un aereo tipo caccia, di colore chiaro, con la stella sul fianco della fusoliera.

In un baleno questo veivolo, a motore spento, puntò verso terra per finire in un canalone non molto distante dalla mia posizione. L'area fu avvolta da una nube di fumo chiaro; verso quel punto vidi convergere da ogni parte militari americani, mentre sulla posizione, a bassa quota, sfrecciarono ripetutamente due caccia dello stesso tipo".


Livergnano, 10 agosto 2002

Giuseppe Dalmastri (abitante di Livergnano) 

"Io ero a Villanuova (duecento metri a nord dell'incidente). Quel giorno sentii un sordo boato, vidi uomini correre in direzione sud e pochissimo tempo dopo una cicogna (aereo di ricognizione) sorvolare ripetutamente la zona. In seguito mi dissero che era caduto un aereo brasiliano".

 

Testimonianze tratte dall'Archivio Storico The Winter Line.

 

"... Il Sottotenente Pilota John Richardson Cordeiro e Silva partì dalla base aerea di Tarquinia dove il 1* Gruppo Caccia Brasiliano arrivò il 7 Ottobre 1944 subordinandosi al 350* Gruppo Caccia dell' Aereonautica Americana.
La bandiera brasiliana alla base aerea di Tarquinia fu issata il 14 Ottobre 1944.
Dopo vari giorni di addestramento i piloti brasiliani decollarono da detta base insieme ad altri P47 americani per la prima missione brasiliana sulla Linea Gotica.
Il Sottotenente Johnn Richardson era della riserva, ma poichè al decollare il giorno 6 Novembre 1944 il Tenente Aviatore Perdigao urtò un palo danneggiando l'ala del suo P47 e fu sostituito dal P47 di John Richardson.
Arrivato in prossimità della Linea d'inverno al primo passaggio fu fatto bersaglio dalla contraerea tedesca al momento di un bombardamento in picchiata, il motore prese fuoco, si mantenne in volo per un pò di tempo tentando di riprendere quota per lanciarsi con il paracadute comunicando tranquillamente con il caposquadriglia, ma non vi riusci e tentò l'atterragio in un terreno accidentato presso Livergnano dove al contatto con il suolo il P47 esplose. Il P47 aveva la seguente sigla e matricola: P-47D-27-RE nº 42-26782. Così andarono i fatti, le allego lo spezzone originale in portoghese dove spiega l'accaduto..."

 

Massimo Mazzanti

Alcuni resti del P47 esposti al The Winter Line Museum.